Vaccino stabulogeno:
Colibacillosi
L'agente eziologico
Escherichia coli viene isolato normalmente dall'intestino crasso. In caso di malattia si può isolare dal fegato, cistifellea, intestino tenue, osso lungo e cervello, oltrechè dalle feci e da tamponi rettali.
Negli allevamenti dei suini la colibacillosi costituisce ancor oggi un grosso problema dovuto al fatto che l'uso incontrollato di antibiotici ha selezionato ceppi di Escherichia coli resistenti e di particolare virulenza. L'isolamento del germe associato al rapido allestimento di un vaccino stabulogeno costituisce un efficace mezzo di controllo della malattia
composizione del vaccino:
Il vaccino è composto da una brodocoltura inattivata con formalina e adiuvata con idrossido di alluminio allestita con ceppi di
Escherichia coli isolati da focolai di malattia.
trattamento vaccinale:
La profilassi vaccinale dei suinetti prevede sia la vaccinazione delle madri (per stimolare la formazione di anticorpi nel colostro), sia l'inoculazione del neonato per stimolare la risposta anticorpale.
Nelle
scrofe al
primo parto, la vaccinazione prevede la somministrazione sottocute di
5 ml /
capo da praticare al 60° giorno di gravidanza e da ripetere dopo 20 giorni.
Nelle
scrofe pluripare , se già vaccinate in gravidanze precedenti, la somministrazione sottocute di
5ml/
capo va effettuata una sola volta tra l'85° e il 90° giorno di gravidanza.
Nei
suinetti , la vaccinazione sottocute di
2,5 ml/
capo va praticata all'età di 1-2 settimane di vita, da ripetere dopo 7 giorni.
La produzione del vaccino, eseguita con le buone pratiche di laboratorio che garantiscono l'ottenimento di prodotti efficaci e di qualità, richiede mediamente 10 giorni dalla
richiesta alla consegna. La richiesta del vaccino dovrà essere accompagnata dal
pagamento.
La produzione dei vaccini stabulogeni e degli autovaccini è consentita, in Italia, solo agli Istituti Zooprofilattici con specifica autorizzazione da parte del Ministero della Salute ( D.M. 17/3/94 n° 287 ).
Per la preparazione dei vaccini stabulogeni è indispensabile isolare l'agente eziologico, responsabile dei focolai di malattia, da idoneo materiale patologico prelevato ed inviato dai veterinari che operano nel territorio. Per ottenere un vaccino efficace e di qualità è fondamentale adottare, dal momento del prelievo a quello della consegna del campione, precise misure igieniche e di conservazione, onde evitare l'inquinamento ed il deterioramento del materiale biologico.