Cagliari,
10 agosto 2018 – Preparare farmaci e cosmetici dalla bava
di lumache allevate in Sardegna. Si tratta del progetto, con capofila
l’Istituto zooprofilattico sperimentale (IZS) e la collaborazione
dell’Università di Ferrara e di privati, che è arrivato al primo posto nel
bando di selezione del ministero dell’Istruzione, università e ricerca (MIUR)
dedicato alle ricerche sulla chimica verde. “Helix Recovery - Recupero della
sostanza mucosa di scarto da allevamenti di chiocciole” ha superato gli altri
17 elaborati provenienti da tutta Italia. Con il primo posto, l’IZS si è
portato a casa un finanziamento da 1milione e 280mila euro da spendere nei
prossimi tre anni. Non era mai accaduto che l’Istituto, con sede centrale a
Sassari e altri distaccamenti dislocati sull’Isola, raggiungesse un simile
risultato in termini di riconoscimento scientifico e di risorse messe a disposizione
per la ricerca. Coordinatore e responsabile scientifico dell'intero progetto è
M. Paola Cogoni, del laboratorio Microbiologia alimenti e acque dell'IZS di
Cagliari, mentre per il Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche
dell’Università di Ferrara, il responsabile scientifico è Claudio Trapella.
L’assessore.
“In questi ultimi anni, l’Istituto zooprofilattico sperimentale è cresciuto
notevolmente nelle attività di ricerca e nella qualità dei risultati raggiunti con
una squadra di medici (veterinari e non), biologi e chimici di indiscutibile
professionalità”. Così l’assessore della Sanità, Luigi Arru, che ha aggiunto:
“Essere arrivati primi nella selezione del MIUR dimostra che l’IZS è un anello
sempre più importante all’interno della rete del sistema sanitario regionale e
nazionale”.
L’Istituto.
“Si tratta di un progetto di ricerca – ha osservato il direttore generale
dell’IZS, Alberto Laddomada – in grado di migliorare la qualità della vita
delle persone, di fornire al consumatore finale un prodotto tracciabile, sicuro
e che risponda ai principi etici nel rispetto degli animali e dell’ambiente.
Fra gli obiettivi ci poniamo anche quello di accompagnare allo sviluppo e alla
crescita un settore economico dalle grandi potenzialità per la nostra Isola e
per l’Italia intera”.
Il
progetto. In tempi recenti il secreto mucoso delle chiocciole
(comunemente detto "bava") è stato scoperto dal mercato del benessere
tanto da venire ampiamente utilizzato sia per la preparazione di creme e
prodotti cosmetici e sia di farmaci (soprattutto sciroppi e integratori per la
tosse). “Le proprietà biologiche di questa sostanza – ha spiegato Cogoni – non
sono però mai state dimostrate da un punto di vista strettamente scientifico,
così come non è chiara la sua composizione e la sua sicurezza sul piano chimico
e microbiologico. Affinché l’industria farmaceutica e sanitaria possano
beneficiare di una materia prima tanto promettente, è importante quindi che
questa sia pura, certificata e di sicura efficacia. Ed è qui che interviene il
progetto a guida IZS, che come partner dell’iniziativa avrà l’Università di
Ferrara impegnata da anni nello studio della secrezione delle chiocciole”.
L’IZS,
in particolare, avrà il compito di redigere dei protocolli di allevamento
sperimentale che permettano di favorire il benessere degli animali, ma anche di
fare sì che producano una secrezione di ottima qualità, attraverso l’analisi
delle componenti principali del muco di diverse specie di chiocciole provenienti
da allevamenti localizzati in vari territori della Sardegna, e definendo poi
uno standard quali-quantitativo di eccellenza. L’accesso al finanziamento messo
a disposizione dal bando permetterà quindi alle aziende sarde, che verranno
coinvolte e selezionate, di accedere alla ricerca industriale, con prevedibili
ampie ricadute sul mercato.
I
numerosi progetti oggi in commercio, infatti, possiedono concentrazioni diverse
della sostanza e schede tecniche più o meno dettagliate. Dalla maggior parte di
questi non si evince il territorio di arrivo della materia prima (in buona
parte proveniente da Paesi extraeuropei), né le condizioni di produzione e
raccolta. Al contempo manca qualsiasi certificazione sulla purezza, al punto
che la tracciabilità e la qualità di tali prodotti è sconosciuta. Attraverso
una certificazione, questo prodotto di scarto della filiera animale sarà invece
utile a incrementare il fatturato degli elicicoltori della Sardegna e potrà
servire da volano di innovazione anche per tutti gli allevamenti elicicoli
presenti in Italia. L’obiettivo finale del progetto è la creazione di un
allevamento sperimentale di chiocciole finalizzato all’estrazione del muco per
uso cosmetico e farmaceutico.
http://www.regione.sardegna.it/j/v/2568?s=372100&v=2&c=289&t=1
Il prossimo 29 settembre la manifestazione dedicata alla comunicazione della scienza “Sharper night”
01.09.2023 07.08.2023L’Istituto Zooprofilattico della Sardegna a supporto degli studenti delle scuole superiori.